domenica 4 gennaio 2009

CF e CF-MS



La gamma dei dorsi digitali Hasselblad CF offre un'acquisizione digitale da 22 e 39 megapixel con l'interfaccia di fotocamera aperta con adattatore “i” di Hasselblad e la possibilità di aggiungere un'acquisizione true color a scatto multiplo. I dorsi digitali CF offrono un nuovo livello di flessibilità al fotografo digitale professionista.

Acquisizione digitale su grande formato 48x36mm
La fotografia digitale di oggi richiede una risoluzione più elevata, minori disturbi e una migliore scelta compositiva, ovvero tutto ciò che i dorsi CF sono in grado di offrire. Le dimensioni fisiche dei sensori sono più del doppio dei sensori delle 35 mm di oggi e ciò vuol dire più pixel di maggiori dimensioni. Ciò garantisce la più alta qualità di immagine possibile e un rendering cromatico perfetto privo di marezzature e senza cambi di gradazione persino sulle superfici con una tenue illuminazione.
Extra risoluzione per lo still-life: opzione di upgrade 4*Res
In uno studio di still-life è possibile aumentare la risoluzione dei colori delle immagini con un'esclusiva tecnica ad esposizione multipla controllata dal modulo 4*Res opzionale (in attesa di brevetto). Il risultato è la massima risoluzione e immagini totalmente prive di marezzature. Tramite un upgrade il dorso CF può essere trasformato in qualsiasi momento in un CF-MS attraverso il modulo 4*Res. Il dorso CF-MS viene venduto con modulo 4*Res integrato.
Lavorare con fotocamere multiple
Il dorso CF può essere facilmente montato sulla maggior parte delle fotocamere SLR e dei banchi ottici professionali di medio formato presenti sul mercato. Questa semplice compatibilità consente di trasferire le acquisizioni digitali ottimali alle vostre fotocamere e obiettivi, con la praticità di usare un solo dorso digitale.

L'esclusiva Natural Color Solution di Hasselblad
Nel passato, le soluzioni di gestione del colore hanno posto delle limitazioni ai fotografi digitali professionisti. Bisogna selezionare un profilo cromatico specifico per catturare i soggetti normalmente problematici, come vari tonalità di incarnato, metalli, tessuti, fiori e così via. Per risolvere questa problematica, adesso esiste un nuovo potente profilo cromatico universale, Hasselblad Natural Color Solution (HNCS), che funziona in sottofondo in combinazione con il software di imaging. Fornisce risultati eccellenti e garantiti pronti all'uso, riproducendo colori difficili in modo semplice ed efficace.

Un nuovo formato file Hasselblad, 3F RAW (3FR), è stato ideato per supportare la modalità HNCS e per garantire che le immagini acquisite sui prodotti digitali Hasselblad vengano memorizzate in modo rapido, efficace e sicuro sui supporti scelti. Questo formato file include la compressione dell'immagine senza perdita di dati, con un risparmio di spazio necessario per la memorizzazione del 33%.
Flusso di lavoro DNG
I file 3FR vengono convertiti in FlexColor nel formato di immagine raw di Adobe DNG (‘Digital NeGative’). Il formato file DNG consente poi l'apertura di file di immagine compressi raw direttamente in Adobe PhotoShop. I file di immagini Hasselblad inglobano una serie completa di metadati, comprese le condizioni di acquisizione, le parole chiave e il copyright, facilitando il lavoro con soluzioni di gestione dell'archivio fotografico.

IAA – per aiutarvi a classificare e selezionare le immagini
L'Architettura di Approvazione Immediata (IAA) è una serie di strumenti di feedback ottimizzata, concepita per consentire al fotografo di concentrarsi sulle riprese piuttosto che sul processo di selezione.

I segnali acustici e visivi e le informazioni registrate sia nel file che nel nome del file consentono di classificare rapidamente e facilmente le immagini, sia in campo che in laboratorio. Il processo selettivo diventa automatico, accessibile e molto veloce, ed agevola la revisione delle migliori immagini per l'immediata presentazione al cliente.
Flusso di lavoro FlexColor per gli specialisti di fotografia commerciale
FlexColor consente di creare un flusso di lavoro per l'elaborazione delle immagini con il più alto grado di controllo per la fotografia in studio. Nel funzionamento con collegamento, gli strumenti come la maschera di copertura contribuiscono a portare la produttività ad un livello avanzato di composizione del set. L'ultima versione del software FlexColor consente di intervenire sulla temperatura del colore e di confrontare i dettagli su molte immagini per una selezione d'immagine precisa. FlexColor utilizza i file 3FR e funziona sia su Macintosh che in ambiente Windows. Il software viene fornito su licenza per consentire la distribuzione gratuita di copie a tutti i collaboratori e i partner di produzione.

lunedì 29 dicembre 2008

Tutorial Phocus


Abbiamo deciso di pubblicare il link che porta direttamente ad un tutorial veramente ben fatto sull'utlizzo del software Phocus

Buona visione a tutti

venerdì 26 dicembre 2008

Hasselblad nello spazio



Ci sono poche conquiste nella storia dell'uomo che competono con le nostre esplorazioni nello spazio, e ci sono poche immagini famose che uniscono e commuovono così tanto come le fotografie realizzate durante questi viaggi. Fotografie che hanno cambiato il modo di vedere il mondo e noi stessi. Fotografie realizzate con fotocamere Hasselblad.

Non si può negare il fatto che i quarant'anni e passa di fotografia spaziale ci hanno dato una nuova prospettiva nel modo di vedere il mondo. Le leggi di base della scienza non sono cambiate in base ai risultati di queste immagini; le idee di Kepler, Newtin e Einstein non vengono eclissate da fotografie realizzate al di fuori del nostro pianeta. Tuttavia queste immagini dallo spazio hanno aggiunto nuove dimensioni al modo in cui osserviamo la nostra piccola sezione della Via Lattea. Hanno cambiato il modo in cui vediamo l'universo e la nostra parte all'interno di questo. Ci hanno fatti sentire piccoli, ci hanno fatto sentire grandi e ci hanno fatto sentire reciprocamente uniti come esseri umani.


Queste fotografie hanno permesso alle persone normali di capire a colpo d'occhio relazioni che in passato erano riservate ad una minuscola minoranza di esperti. Per capire queste immagini non c'è bisogno di conoscenze particolari, non disqualificano milioni di persone al mondo che non sanno leggere, sono accessibili allo stesso modo a tutte le persone che possono vedere.

La bellezza di queste fotografie viene compresa intuitivamente e quasi istantaneamente. Vediamo un'immagine della Terra, ad esempio, in equilibrio sullo sfondo nero dello spazio come un gioiello blu everde, vediamo il suo strato incredibilmente sottile dell'atmosfera, abbiamo una visione d'insieme del nostro pianeta e rimaniamo esterrefatti dal fatto che apprare così delicato e piccolo!
Quest'immagine non necessita di competenze specialistiche in metereologia o fisica, né conoscenze approfondite in sistemi e tendenze ecologiche. In modo intuitivo capiamo che il sistema del nostro pianeta è fragile, un qualcosa che deve essere protetto.


È ovvio che i 40 anni di fotografie realizzate nello spazio hanno offerto agli scienziati e agli specialisti moltissime opportunità uniche di approfondire ed ampliare le conoscenze relative ai nostri vicini celesti. Ma la nostra conoscenza del nostro pianeta è cresciuta ancora di più. Oggi ad esempio diamo per scontato che si possano osservare le risorse della Terra, i cambiamenti ambientali e i sistemi metereologici in un modo completamente diverso rispetto all'epoca antecedente al debutto delle immagini satellitari.


Tornati sulla Terra, di nuovo sulla costa occidentale svedese dove Victor Hasselblad sviluppò la sua famosa fotocamera, si può tracciare un parallelo poetico: lì, sulla pietra erosa dal tempo dell'arcipelago svedese troviamo immagini di un'altra epoca dell'evoluzione dell'uomo. Queste incisioni nella roccia, come i dipinti nelle caverne in Europa di un'epoca ancora più antica e come le immagini dallo spazio della nostra epoca, trasmettono un messaggio. Sono tutte state concepite per trasmettere pensieri, sentimenti e informazioni.
Non è cambiato molto da questo punto di vista. Sta a noi interpretare correttemente le immagini e cogliere ciò che loro possono offrire.

martedì 23 dicembre 2008

Macro 120 mm


Macro 120 mm offre prestazioni avanzate che lo rendono un obiettivo molto versatile non solo per i lavori in primo piano, ma anche per applicazioni generali dove viene richiesto un obiettivo leggermente lungo.


La qualità d'immagine e la distribuzione della luce, persino nel range di messa a fuoco ravvicinata, sono estremamente buone anche con la massima apertura.

Il campo di messa a fuoco automatica può essere impostato su ravvicinato, lontano o completo tramite un'impostazione della fotocamera.

Informazione tecnica

Lunghezza focale: 118,7 mm
Range diaframmi: 4-45
N° lenti/gruppi: 9/9
Range di messa a fuoco: 0,39 m - infinito

Ingrandimento a breve distanza: 1:1
Copertura a breve distanza: 56x41,5 mm
Apertura angolare diag/oriz/vert: 33/26/21°

Diametro filtro: 67 mm
Peso: 1.410 g
N° prodotto: 3023120

domenica 21 dicembre 2008

Un articolo tratto da Victor by Hasselblad


"Una distinzione tra funzioni classiche
e digitali, queste si trovano lì dove ce
n’è bisogno nella pratica.
Il display ingrandito a 3 pollici
che permette di avere un controllo
dell’immagine più efficace è un altro
motivo per il quale si lavora bene con
l’H3DII. Ciò che non si nota subito
è il ventilatore di cui la fotocamera
non ha più bisogno rispetto ai mo-
delli precedenti. I conduttori termici
trasmettono il calore del sensore al
corpo macchina e una parte del calo-
re viene propagata all’esterno grazie
ad una stretta connessione meccani-
ca tra il corpo macchina e il dorso.
Questo metodo di raffreddamento
silenzioso fa inoltre sì che il sensore
presenti una propensione minore al
rumore termico.
Hasselblad ha modificato comple-
tamente il processo di produzione
per l’H3DII, la fotocamera e il dorso
sono un tutt’uno. Le componenti ca-
librate esattamente non possono più
essere scambiate con facilità. In sede
di produzione il sensore viene posi-
zionato in uno spazio di pochi cen-
tesimi di millimetri e la sua posizione
viene poi misurata: qualsiasi diver-
genza viene archiviata come fattore
di correzione per il sistema AF. Ciò
significa un autofocus ad alta preci-
sione che imposta in maniera esatta
il livello di messa a fuoco addirittura
con teleobiettivi a diaframma aperto.
Il dorso della fotocamera può esse-
re smontato, cosa a cui non si può
rinunciare per motivi di manuten-
zione. Dal momento che l’interfac-
cia della fotocamera viene adattata
meccanicamente al dorso digitale,
in caso di bisogno l’H3DII non può
essere attrezzata con un magazzino
per pellicola come i suoi predecessori
essendo una vera fotocamera digitale
completamente integrata.
I possessori di un modello H3D
precedente si chiederanno a questo
punto se l’abbiano acquistato troppo
presto, ma non c’è motivo di preoc-
cuparsi. A parte il fatto che è possibile
effettuare upgrade che, si noti bene,
contengono una fotocamera nuova,
con un semplice update del firmware
si possono insegnare ai modelli pre-
cedenti i trucchi essenziali del nuovo
modello. Chi poi non si dovesse tro-
vare più con la dicitura dei tasti non
più corretta, può occupare il pulsante
Drive con la nuova funzione per l’im-
postazione ISO e d’equilibrio del
bianco, fare comparire i menu tramite
le rotelle d’impostazione e aggiunge-
re il controllo della batteria; in questo
modo anche la gestione dei modelli
precedenti risulta migliorata.
Tutte le fotocamere traggono pa-
rimenti vantaggio dalle ulteriori in-
novazioni del firmware e dal nuovo
coppie di linee per millimetro ai va-
lori di 15, 30 e 60 mentre l’obiettivo
Hasselblad a 10, 20 e 40.
Alla luce di questi risultati l’obiet-
tivo Hasselblad calibrato per il for-
mato d’immagine più grosso risulta
eccellere sul suo pendant compatto.
I risultati delle misurazioni dimostra-
no non solo il livello di prestazioni
maggiore dell’obiettivo Hasselblad,
ma il forte contrasto che diminuisce
solo leggermente verso la periferia
dell’immagine ci dice inoltre molto
sui vantaggi pratici. Nell’ottica della
fotocamera compatta le curve MTF
mostrano preoccupanti avvallamen-
ti a diversi intervalli rispetto al centro
dell’immagine, cosa che nella pratica
può significare che la messa a fuoco
può essere garantita solo al centro
dell’immagine.
I diagrammi MTF sono solo valo-
ri di misurazione ai quali non tutti
attribuiscono un’importanza deci-
siva; tuttavia i risultati coincidono
con le esperienze pratiche di molti
fotografi che possono sempre fare af-
fidamento sull’impareggiabile qua-
lità degli obiettivi Hasselblad anche
in situazioni critiche. I possessori di
fotocamere compatte hanno spesso
difficoltà a trovare obiettivi con i
quali sfruttare a pieno le prestazioni
della loro fotocamera. Con l’aumen-
to della risoluzione del sensore l’at-
tenzione è rivolta nuovamente agli
obiettivi poiché sono loro che alla
fin fine creano l’immagine mentre
il sensore si limita a registrarla. In
questo campo Hasselblad è attrezza-
ta in maniera eccellente con un’am-
pia gamma di pregiati obiettivi, dal
supergrandangolare 28 mm fino al
teleobiettivo da 300 mm. Anche il
sensore fa la differenza: la massima
risoluzione della H3DII-39 garanti-
sce una risoluzione dei dettagli del
30% maggiore rispetto alle fotoca-
mere compatte più efficienti e grazie
a ciò il fotografo gode di maggiori
libertà. Hasselblad si affida a sensori
CCD nei quali la porzione di super-
ficie fotosensibile è maggiore rispet-
to ai CMOS e che presentano anche
un intervallo maggiore di pixel.
Entrambi i fattori portano ad un ru-
more termico minore; le immagini
devono venire manipolate di meno
risultando più naturali.

integraziOne
Nel confronto dell’H3DII con le
fotocamere compatte è inoltre neces-
sario sfatare il pregiudizio secondo il
quale si tratta di una fotocamera per
pellicola con dorso digitale applica-
to. Ciò può essere vero per i modelli
precedenti, ma l’H3DII è una fotoca-
mera completamente integrata il cui
corpo e il cui dorso possono essere
smontati solo a scopo di manuten-
zione. Nell’H3DII il corpo macchina
e il dorso non comunicano più tra di
loro, ma sono un tutt’uno.
Il fotografo si rende conto del-
l’integrazione prima di tutto grazie
alla modalità d’uso ottimizzata. È
stato mantenuto il convalidato cor-
po della serie H, ma gli elementi di
comando sono stati adattati all’uso
digitale. Con il vecchio pulsante Dri-
ve si ha ora la possibilità di impostare
l’equilibrio del bianco e la sensibilità
e le rotelle d’impostazione possono
essere utilizzate anche per l’uso dei
menu visualizzati sul display sul dor-
so. Il pulsante che veniva azionato
per riavvolgere la pellicola formatta
ora la scheda di memoria e premen-
do due tasti contemporaneamente ci
si può informare sulla stato di carica
della batteria. Premendo due volte il
pulsante di scatto compaiono i me-
nu della fotocamera; in questo modo
l’H3DII può essere gestita semplice-
mente con la mano destra.
I possessori esperti di fotocamere
H notano subito che l’utilizzo della
fotocamera è diventato più efficien-
te. Chi pensa prima di tutto a DSLR
compatte quando si parla di foto-
camere digitali rimane sorpreso dal
modo in cui l’H3DII sta in mano
con la sua impugnatura ergonomica
e dalla sua semplicità; dal punto di
vista del soggetto l’H3DII è solo una
silhouette snella. L’H3DII non fa più
A meno di un anno dal riuscito lan-
cio sul mercato dell’H3D di Hassel-
blad entra già in scena il modello
successivo, l’H3DII. Dal puro punto
di vista ottico sembra che Hasselblad
abbia apportato poche migliorie alla
nuova fotocamera, vale a dire mo-
dalità di utilizzo ottimizzate con la
stessa gamma di prestazioni. Tut-
tavia all’interno dell’H3DII è stato
modificato molto di più rispetto al
modello precedente: con questa fo-
tocamera Hasselblad ha raggiunto
la meta realizzando una macchina
fotografica reflex digitale completa-
mente integrata. L’H3DII ha lo stesso
aspetto di una H2 con dorso digitale,
ma la fotocamera e il dorso in questo
caso sono diventati un team (quasi)
inscindibile.

DimensiOni
cHe cOntanO
La caratteristica comune a tutti i
modelli H3D è la loro leggendaria
qualità di immagine le cui origini
risiedono nella qualità e soprattutto
nelle dimensioni degli obiettivi e del
sensore di immagine, come ai tem-
pi della pellicola. Oggigiorno anche
le macchine fotografiche compatte
hanno raggiunto il magico traguardo
dei 20 megapixel e desidererebbero
volentieri cacciare dallo studio i “fra-
telli grandi”, ma a questo scopo si no-
ta subito che un’alta risoluzione del
sensore da sola non basta poiché si
è già arrivati al punto in cui anche la
qualità degli obiettivi influisce sulla
qualità di immagine.
Abbiamo effettuato misurazioni
sul banco ottico con un obiettivo
per fotocamere compatte e con il
suo pendant Hasselblad e abbiamo
registrato le curve della funzione
di trasferimento della modulazio-
ne (MTF) le quali mostrano in che
modo un obiettivo è in grado di ri-
produrre una fine struttura lineare
rispetto allo scostamento dal cen-
tro dell’immagine. Anche durante
le misurazioni così come nella pra-
tica vigevano diverse condizioni:
per ottenere settori di profondità
di campo paragonabili nonostante
le diverse dimensioni dei sensori, il
fotografo Hasselblad può chiudere
il diaframma di uno stop rispetto al
collega della fotocamera compatta e
trae vantaggio dalla maggiore quali-
tà della prestazione rappresentativa
che ne risulta. Dal momento che le
dimensioni del sensore della H3DII
sono il doppio rispetto a quelle del-
la fotocamera compatta, l’obiettivo
non deve neanche raggiungere una
risoluzione così fine; dalle nostre mi-
surazioni è risultato che l’obiettivo
della fotocamera compatta presenta
Phocus-Software disponibile all’ini-
zio del 2008 e che in un certo senso è
una parte integrale della fotocamera.
La sensibilità di tutti i modelli digitali
H aumenta di uno stop (fino a 800
ISO per l’H3DII-22 e -39, 1600 ISO per
l’H3DII-31), si raggiunge una miglio-
re soppressione del rumore termico e
dell’effetto moiré e si gode del fine-
tuning dell’autofocus, l’UltraFocus.

L’H3DII è molto più avanti dei suoi
predecessori, a cominciare dal di-
splay più grosso, la messa a fuoco
leggermente più precisa grazie alla
produzione integrata di tutte le com-
ponenti della fotocamera e il minore
rumore termico dell’immagine gra-
zie al sistema di raffreddamento più
efficiente. Tuttavia lì dove gli update
di firmware o software sono fattibili
a livello tecnico, anche i possessori
di modelli precedenti prendono par-
te allo sviluppo della fotocamera:

Hasselblad ci tiene alla salvaguardia
degli investimenti.
Flessibilità
L’H3DII fa parte del vasto sistema H
che viene continuamente ampliato.
L’innovazione più recente è il mo-
dulo GPS posizionato sul lato destro
vicino alla porta accessori e responsa-
bile della registrazione delle coordi-
nate precise legate ad ogni fotografia.
Phocus, il software per l’H3DII che
uscirà presumibilmente a gennaio,
può segnalare la posizione esatta in
cui è stato effettuato lo scatto sull’im-
magine di satellite fornita tramite
Google Earth (v. anche a pagina 38).
Ciò è utile a lungo termine al fotogra-
fo che lavora spesso fuori dallo studio
poiché i dati relativi al luogo offrono
informazioni importanti quando si
cerca un’immagine in un secondo
momento. Il modulo si adatta a tutte
le fotocamere H fintanto che si tratti
di modelli “D” o di fotocamere dota-
te di un dorso CF.
Chi lavora con l’H3DII si godrà
anche la possibilità di utilizzare
l’ImageBank II al posto delle solite
schede CompactFlash. Si tratta di
un disco fisso portatile da fissare

alla cintura sviluppato per i modelli
H3, dotato di un’alimentazione indi-
pendente e sul quale possono essere
salvate diverse migliaia di fotografie
in base al modello di fotocamera. I
fotografi che lavorano in studio ap-
prezzeranno la possibilità di gestire
la fotocamera dal computer tramite
cavo Firewire.
Nonostante tutta questa integra-
zione l’H3DII ha mantenuto la sua
struttura modulare, come ad esem-
pio per il mirino. Il mirino a penta-
prisma in dotazione può essere sosti-
tuito con un mirino a pozzetto, una
prospettiva più adatta in diverse si-
tuazioni di ripresa. Non molti sistemi
di fotocamera sono ancora in grado
di offrire questa peculiarità.
L’H3DII è tutt’ora disponibile con
tre sensori di diversa risoluzione: il
modello di partenza è l’H3DII-22
con 22 megapixel, l’H3DII-31 offre
una sensibilità doppia con il suo sen-
sore da 31 megapixel leggermente
più piccolo che si confà all’impiego
all’aperto. L’H3DII-39 con la sua ri-
soluzione a 39 megapixel è la foto-
camera digitale con la risoluzione
attualmente maggiore sul mercato. È
inoltre disponibile come modello a
scatto multiplo in grado di spostare il
sensore di un pixel durante le esposi-
zioni multiple. Vengono quindi regi-
strati tutti i colori di base su ogni pixel
con il risultato che il riconoscimento
dei colori e la rappresentazione dei
dettagli vengono ulteriormente mi-
gliorati. Lo scatto multiplo è ideale
per scene di still-life, per soggetti in
movimento la fotocamera può esse-
re impiegata anche nella modalità a
scatto singolo.
cOnclusiOni
Con la presentazione dell’H3DII si
è conclusa la metamorfosi della fo-
tocamera H, concepita originaria-
mente per l’impiego con pellicola di
formato medio, in una fotocamera
digitale grande formato purosangue.
In questo caso il concetto di gran-
de formato calza a pennello poiché
attualmente non ci sono sensori di
immagine più grossi dei modelli da
circa 49 x 37 mm che Hasselblad uti-
lizza nell’H3DII. In combinazione
con una gamma completa di pregiati
obiettivi, la Digital Auto Correction
che corregge ancora in digitale anche
i minimi errori residui degli obiettivi,
l’UltraFocus-System che apporta leg-
gere modifiche nella messa a fuoco,
e il Phocus-Software che si disfa an-
che degli ultimi dettagli nelle foto-
grafie, Hasselblad ha raggiunto uno
standard di qualità unico nel mondo
delle fotocamere digitali.
In questo intento Hasselblad non
ha perso di vista la facilità d’uso della
fotocamera: le modifiche effettive nel
nuovo concetto d’impiego rappre-
sentano per il fotografo un enorme
progresso nel lavoro pratico di tutti i
giorni. Ed è proprio questo il punto: la
fotocamera deve semplicemente esse-
re lo strumento che permette al foto-
grafo di dare sfogo alla sua creatività
senza dovere riflettere su dettagli e
problemi tecnici, un compito che può
affidare tranquillamente all’H3DII.

1 È l’ottica che Fa la diFFerenza
3 intuizione
Foto: Jürgen müller
Per la registrazione delle curve della funzione di trasferimento della
modulazione abbiamo misurato sul banco ottico l’hasselblad hcd 4/28
a confronto con lo zoom uSM eF 16-35 mm 1:2,8 di canon, amato dai
professionisti. Per ottenere angoli d’immagine e settori di profondità di
campo paragonabili, abbiamo impostato il diaframma in questo modo:
2,8 sull’obiettivo canon con distanza focale 20 mm e 4 sull’obiettivo
hasselblad. tenendo conto del sensore decisamente più piccolo delle
fotocamere canon, abbiamo rilevato 15, 30 e 60 coppie di linee per l’obiet-
tivo canon, per l’hcd 10, 20 e 40. i risultati importanti in termini fotografici
dimostrano la superiorità dell’obiettivo hasselblad e sottolineano il fatto
che le dimensioni di sensori e obiettivi sono fattori indispensabili
in Sintesi
• le dimensioni contano: È il
motivo per il quale gli obiettivi
Hasselblad sono decisamente
migliori rispetto ai loro pendant
compatti e raggiungono una
migliore riproduzione dei dettagli.
• Modalità d’uso ergonomiche:
ecco come l’H3Dii è d’aiuto al
fotografo grazie ad un concetto
d’uso ottimizzato.
• Migliore integrazione:
l’H3Dii trae vantaggio dal fatto
d’essere una fotocamera reflex
puramente digitale.
• un sistema modulare: un’am-
pia gamma di obiettivi, mirini
intercambiabili e sensori GPS
fanno dell’H3Dii una fotocamera
di sistema digitale.

il dorso dell’h3dii decora il nuovo
luminoso display tFt da 3 pollici che
permette di avere un ottimo controllo
sull’immagine. Per le nuove h3dii la
fotocamera e il dorso digitale vengono
prodotti insieme e aggregati in ma-
niera da diventare un’unità logica e da
garantire l’esatta messa a fuoco meglio
che in passato. i conduttori termici tra-
smettono il calore del sensore all’ester-
no e tramite uno stretto collegamento
meccanico tra la fotocamera e il dorso
anche al corpo della fotocamera. in
questo modo il ventilatore finora utiliz-
zato diventa superfluo e al contempo il
rumore termico diminuisce
2 integrazione
non c’era motivo di modificare la com-
provata ergonomia della fotocamera h;
la distribuzione delle funzioni dei tasti
è stata invece adattata alle esigenze
di una fotocamera puramente digita-
le. adesso esiste un tasto facilmente
raggiungibile per l’impostazione iSo e
l’equilibrio del bianco; premendo due
tasti si può vedere lo stato di carica
della batteria e dietro l’impugnatura
c’è un tasto per la formattazione della
scheda di memoria. Premendo due
volte a metà il pulsante di scatto viene
visualizzato il menu sul monitor che si
può scrollare con entrambe le rotelle
d’impostazione. l’h3dii può essere
così utilizzata in modo veloce ed intui-
tivo per mezzo della mano destra"

venerdì 19 dicembre 2008


Per poco più delle soluzioni da 35 mm di fascia alta e molto meno delle diverse soluzioni concorrenti di medio formato, ora anche voi potete iniziare ad utilizzare il sistema di fotocamera digitale più avanzato del mondo.
Hasselblad promuove da sempre la fotografia e il suo sviluppo. Il nostro obiettivo è mettere a disposizione dei fotografi più esigenti del mondo le migliori fotocamere del mondo.

Negli ultimi quattro anni abbiamo sviluppato la piattaforma del Sistema H Hasselblad, che abbiamo ora portato alla sua quinta generazione. Affinamenti e miglioramenti costanti dei nostri processi produttivi hanno contribuito ad innalzare ulteriormente la qualità dei nostri prodotti. Oggi ci consentono anche di abbassare il prezzo della Hasselblad H3DII-31 e della H3DII-39.

Il kit Hasselblad H3D-31 (corpo fotocamera, mirino e obiettivo da 80 mm) è ora in offerta al prezzo ribassato di €11.995 + IVA mentre la H3DII-39 è in vendita a €14.995 + IVA.

Qualunque sia la fotocamera scelta, potrete accedere a tutti i benefici tecnologici e fotografici del Sistema H Hasselblad e avere tutto ciò che vi serve per raggiungere livelli fotografici completamente nuovi. La H3D-31/39 è dotata di:
-Un sensore da 31 megapixel, 44 x 33 mm, (con pixel più grandi e più sensibili alla luce rispetto ai sensori più piccoli, per immagini di qualità superiore e clienti più soddisfatti)
-Interazione col software Phocus per la correzione automatica di distorsione, aberrazione cromatica, vignettatura, rimozione automatica dell’effetto moiré e così via, direttamente sui file RAW
-Accesso a tutti gli obiettivi del Sistema H
-Flessibilità creativa senza eguali: (aggiornabile, scelta di mirini, opzione banco ottico, opzioni di memorizzazione e molto altro ancora)
-Architettura di acquisizione ad alta velocità

mercoledì 17 dicembre 2008

Phocus


La Hasselblad H3DII, la DSLR più avanzata al mondo, viene ora unita a Hasselblad Phocus, il tool di elaborazione delle immagini per eccellenza. Il risultato è il sistema di elaborazione delle immagini più potente al mondo, dall'obiettivo al laptop.

La Hasselblad H3DII realizza le immagini più dettagliate, nitide e con la massima risoluzione al mondo. E con il lancio del software Hasselblad Phocus, i fotografi dispongono ora di un toolbox di elaborazione in grado di ottenere il massimo dal sistema di fotocamera digitale più avanzato e dai file di immagini RAW di maggiori dimensioni a livello internazionale. Phocus fornisce tool di software avanzati che sono stati appositamente studiati per ottenere il flusso di lavoro ottimale e la perfezione assoluta dai file di immagini Hasselblad.
Phocus fornisce:
Qualità dell'immagine eccezionale
Il nuovo processore Phocus RAW offre quanto di più avanzato nella qualità dell'elaborazione per le immagini digitali Hasselblad, incluso quanto riportato di seguito:
Correzioni degli obiettivi digitali per l'aberrazione e la distorsione cromatica e la vignettatura (DAC I, II e III)
Hasselblad Natural Color Solution per colori perfetti
Marezzature; eliminazione diretta intervenendo sui dati RAW, preservando i dettagli delle immagini

Nuovi dispositivi di controllo della fotocamera
Phocus offre inoltre speciali controlli supplementari con i quali impiegare la fotocamera Hasselblad. Queste funzioni, come ad esempio video dal vivo per un'impostazione dell'immagine e un flusso di lavoro più semplici oppure la capacità di controllare il motore dell'obiettivo per mettere a fuoco quando la fotocamera è distante oppure quando su un banco ottico è montata un'unità di acquisizione digitale, offrono un livello completamente nuovo di flessibilità nella modalità di ripresa.

Tecnologia di rimozione delle marezzature all'avanguardia
Con il software Phocus le marezzature che possono verificarsi anche su immagini a risoluzione estremamente elevata viene rimosse efficacemente dalle immagini. La rimozione delle marezzature viene eseguita automaticamente sui dati RAW, lasciando inalterata la qualità dell'immagine ed eliminando l'esigenza di eseguire speciali selezioni di maschere o intraprendere altre procedure manuali, risparmiando ore di noioso lavoro di post-produzione.

Flusso di lavoro flessibile
L'interfaccia utente grafica Phocus offre semplici opzioni di personalizzazione della configurazione in funzione della diversità delle situazioni di flusso di lavoro, ad esempio scelta dell'origine di importazione, funzioni di navigazione/confronto, gestione file, esportazione delle immagini in numerosi formati file, preimpostazione delle opzioni per le riprese imminenti e molto altro ancora.

Nuovi metadati (GPS, ecc.)
I metadati estesi inclusi in tutte le immagini Phocus forniscono una catalogazione e una creazione di indici accurata e dettagliata, una semplice gestione delle immagini e include una funzionalità dei dati GPS aggiuntiva al fine di consentire la realizzazione di una gamma di nuove funzioni. Phocus collega i dati GPS direttamente a Google Earth, ad esempio, ottenere il riferimento geografico è questione di un attimo e inoltre la memorizzazione e il recupero delle immagini sono notevolmente più semplici.

Perfetta qualità visiva
Il Phocus Viewer utilizza tutte le funzioni avanzate contenute in Phocus per offrire una qualità visiva dell'immagine corrispondente in ogni dettaglio a ciò che si vedrà più tardi in Photoshop.

Phocus Viewer, inoltre, consente di personalizzare layout e composizione al flusso di lavoro corrente, offrendo un ampio ventaglio di opzioni tra cui visualizzazione completa, confronto, navigazione, visualizzazione orizzontale o verticale e così via. È possibile aprire più cartelle in una volta per la visualizzazione, il confronto e la selezione in contemporanea.

Informazione tecnica

Mac
OS X 10.5 (Leopard) or later - at least 2GB of memory is recommended. Optimized for Intel processors.
Windows
32 or 64-bit XP and Vista operating systems. Minimum service pack levels are Windows XP SP2 and Vista SP1.
At least 2GB of memory and 256Mb of video memory is reccomended.